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RILIQUIDAZIONE BUONUSCITA DOPO PRECEDENTE PRIMO PAGAMENTO:VANTAGGI

Chi nel 1978/79 è stato confermato e poi ha avuto la liquidazione compresa eventuale riscatto, può chiedere(dovrebbe in teoria avvenire d’ufficio) nel caso vada in pensione da 1.9.2021 la riliquidazione della buonuscita di questi periodi calcolata sull’ultima retribuzione alla cessazione detratto quanto percepito maggiorato dell’interesse composto del 4,5% con evidente vantaggio economico.
Sull’argomento il Prof. Boninsegna ha fatto un’ apposita scheda(clicca ) dove fa un esempio di GUADAGNO CON RILIQUIDAZIONE(euro 7289,37) per un docente di scuola superiore in pensione anticipata con gradone 35 di ruolo dal 24.9.1992 che cessa il 31/8/2021 con 4 anni e 10 mesi di riscatto preruolo, a cui si aggiungono 7 anni già liquidati (euro 1386,66)



PENSIONATI 2019 E 2020: ANTICIPO BUONUSCITA. MANCA L’ULTIMA FIRMA MEF

Per l’anticipo della buonuscita fino a 45.000 euro nette manca l’ultima firma del MEF.
Il prof. Boninsegna ha pubblicato un’apposita Scheda(clicca qui) in cui mette in evidenza che non possono avere questo prestito le pensionate con opzione donna e chi è cessato dal servizio senza “diritto a pensione” e precisa che non appena il MEF firmerà seguirà la pubblicazione della circolare esplicativa da parte  dell’INPS e l’attivazione della funzione INPS per la richiesta CERTIFICAZIONE TFS/TFR  spettante.



PENSIONATI 2017:PAGAMENTI ARRETRATI BUONUSCITA

Parecchi pensionati cessati per pensione anticipata dal 1/9/2017 hanno ricevuto l’accreditamento saldo della buonuscita. Avevano ricevuto la prima rata ad ottobre 2019.

Non hanno avuto aggiornato il calcolo con il CCNL 19/4/2018 in quanto l’INPS non ha ancora applicato il mod. PL2 RILIQUIDAZIONE inviato dalll’USP.

il Prof. Boninsegna con apposita scheda(clicca qui) illustra il problema con l’esempio di un docente di scuola superiore con posizione stipendiale 35 e anni 40 ai fini della buonuscita che dovrebbe percepire di arretrati netti euro 1274,67



QUESITO: RISCOSSIONE BUONUSCITA docente quota 100. COMPIE L’ETA’ PENSIONE DI VECCHIAIA NEL CORSO DEI 24 MESI DI ATTESA PREVISTI PER LA PENSIONE ANTICIPATA

Un docente nato il 27/7/1954 e che è andato in pensione con quota 100(con 42 anni, 5 mesi e 18 giorni alla cessazione) da 1.9.2020(42 anni-9 mesi e 18 giorni al 31.12.2020) mi chiede quando percepirà la buonuscita.
Il docente in questione matura per primo il requisito pensione anticipata(42 anni e 10 mesi) e quindi dovrebbe percepire fra due anni la buonuscita , però nel caso specifico il docente nel corso dei 24 mesi compie i 67 anni il 27 luglio 2021 quindi come precisa il messaggio INPS n. 4353 del 25.11.2019(“Qualora nel corso dei ventiquattro mesi, l’iscritto dovesse raggiungere l’età prevista per la pensione di vecchiaia, il periodo di attesa ai fini del pagamento del TFS/TFR potrebbe contrarsi a 12 mesi a partire da tale ultimo evento, qualora questo intervallo di tempo sia più favorevole rispetto al tempo di attesa residuo”) percepirà la buonuscita dopo un anno comunque entro novembre 2022 .

Altro caso: un docente nato il 20/5/1955 e che è andato in pensione con quota 100(con 41 anni, 8 mesi e 27 giorni alla cessazione) da 1.9.2020 mi chiede quando percepirà la buonuscita.
Raggiunge il requisito della pensione anticipata(42 anni e 10 mesi) per primo dopo 1 anno e 1 mese e dovrebbe percepire la buonuscita dopo 2 anni , nel corso dei 24 mesi il 20 maggio del 2022 compie i 67 anni e quindi la percepirà in ogni caso entro novembre 2023.



QUOTA 100 E RISCOSSIONE BUONUSCITA: QUESITO

Un’insegnante nata 8 agosto del 1956 il prossimo anno 2021 vuole andare in pensione. Premesso che al momento ha al 31.12.2021 anni 41 mesi 9 e giorni 10 ed alla cessazione 1.9.2021 anni 41 mesi 5 e giorni 10 e quindi può andare con quota 100, ma potrebbe, avendo la possibilità di un riscatto per un titolo biennale, fare domanda di riscatto di un mese pagando circa 1000 euro(?) e andare in pensione con 41 anni e 10 mesi in quanto donna al 31.12.2021 pensione anticipata Fornero. MI CHIEDE SE VADO CON QUOTA 100: quando percepirò la buonuscita? .L’ INPS con apposita messaggio su quota 100 ha chiarito il problema(messaggio n. 4353 del 25/11/2019 ) cioè il pagamento viene scadenzato al raggiungimento del primo dei seguenti requisiti: a)12 mesi+ 90 gg. dalla maturazione del requisito di vecchiaia(attuali 67 anni fino al 31.12.2022); b) 24 mesi + 90 GG. dalla data di maturazione(teorica) dei requisiti contributivi(attuali 41 anni e 10 per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini). NEL CASO SPECIFICO la docente matura il requisito TEORICO (nel senso che sarebbe maturato se fosse rimasto in servizio) pensione anticipata fornero(41 anni e 10 mesi) a ottobre 2021 pertanto percepirà la buonuscita dopo 2 anni: non prima di ottobre 2023 e comunque entro dicembre 2023. NON AVENDO L’INPS EMANATO ISTRUZIONI PRECISE SULLA SCUOLA NEL CASO IL REQUISITO TEORICO FOSSE LEGATO ALL’ANNO SCOLASTICO LA PERCEPIRA‘ INVECE ENTRO NOVEMBRE 2024

Nel caso riscatti il mese e andrà in pensione con la legge Fornero (41 anni e 10 mesi) percepirà la buonuscita non prima di settembre 2023 e comunque entro novembre 2023 .

UN SOLO MESE(?) O UN ANNO(?) DI DIFFERENZA PER LA BUONUSCITA ,la pensione netta al mese sarà di circa 3 euro in più con la pensione anticipata Fornero. E anche vero però che il riscatto di 1000 euro può essere recuperato parzialmente come IRPEF circa tra il 27% ed il 38 %(a seconda dell’aliquota del contribuente).

Purtroppo alcuni sindacati e patronati non conoscendo il messaggio INPS 25.11.2019 N. 4353 rispondono che con quota 100 il docente percepirà la pensione dopo 12 mesi del raggiungimento della pensione di vecchiaia. Nel caso specifico 67 anni e 3 mesi(IPOTESI 2023) non prima di novembre 2024.

SI ALLEGANO: MESSAGGIO INPS n. 4353 DEL 25 NOVEMBRE 2019 (clicca qui) E SCHEDA PROSPETTO INPS SUI TERMINI DI PAGAMENTO BUONUSCITA consegnato in un corso di aggiornamento (clicca qui).

Si ricorda che la buonuscita viene corrisposta dopo 24 mesi(pensione anticipata) o dopo un anno (pensione di vecchiaia) o per quota 100 dopo 24 mesi o 1 anno da quando si raggiunge il primo requisito utile(pensione anticipata o pensione vecchiaia) in unica rata se non supera i 50.000,00 euro lorde; in due rate se non supera i 100.000,00 euro lorde; in tre rate oltre i 100.000,00 euro lorde. La seconda rata dopo 12 mesi dalla prima; la terza rata dopo 12 mesi dalla seconda.

Si fa presente che la tassazione della buonuscita(TFS) è stata modificata (ART. 24 D.L. n. 4 del 28.1.2019 Detassazione TFS): si pagano meno tasse nel limite dei 50.00,00 euro (circolare INPS 30 luglio 2020 n. 90: “In caso di pagamento rateale, la detassazione riguarderà le singole rate, ma sempre entro il limite massimo complessivo di 50.000 euro. Pertanto, a fronte di un imponibile fiscale complessivo superiore a 50.000 euro la riduzione dell’aliquota di tassazione competerà solo sui primi 50.000 euro.”).
IL RISPARMIO E’ DI CIRCA 750 EURO NETTE PER LE PENSIONI DI VECCHIAIA(dopo 12 mesi) , E DI 1400 EURO NETTE PER LE PENSIONI ANTICIPATE(dopo 24 mesi) VEDI pag. 10 SCHEDA BONINSEGNA
Naturalmente si può chiedere l’anticipo della buonuscita(art. 23 D.L. n. 4 del 28.1.2019 Anticipo del TFS) fino a 45.000 euro. Già pubblicato in G.U. n. 221 del 5.9.2020 l’accordo quadro tra Governo e ABI(Decreto 19 agosto 2020) per l’anticipo(vedi Scheda Boninsegna). Allestita anche la piattaforma per l’accesso al finanziamento sul sito del Dipartimento Funzione pubblica(vedi Scheda Boninsegna).

Purtroppo manca ancora la circolare dell’INPS sull’anticipo.



CEDOLINO PENSIONE OTTOBRE 2020

L’INPS ha messo in linea il cedolino pensione del mese di OTTOBRE 2020 nella ” Gestione dipendenti pubblici: servizi per Lavoratori e Pensionati”, in pagamento in banca dal 1.10.2020.
Nel fascicolo previdenziale del cittadino non lo ha invece ancora inserito.



PENSIONATI 1.9.2020: DETERMINA PENSIONE

In questi giorni i pensionati scuola da 1.09.2020 stanno ricevendo per posta la determina della pensione da parte dell’INPS(atto con cui è stata conferita la pensione).
Si consiglia di farla controllare dal proprio sindacato o dal patronato che in caso di dubbi per i dati insufficienti(specie per opzione donna: 1 sola pagina) chiederà all’INPS in base alla legge 241 l’elaborazione dettagliata delle retribuzioni e presenterà eventuale ricorso entro 30 giorni dal 1 settembre 2020.

Gli ultimi anni l’INPS fa i calcoli in base al principio di cassa(è opportuno pertanto che il personale nel momento in cui avesse presentato la domanda di pensione abbia controllato attentamente l’estratto conto Previdenziale presente sul sito INPS chiedendo le correzioni per le inesattezze e gli errori con RVPA): infatti l’USP non invia più alcun prospetto sulle retribuzioni all’interessato e all’INPS.

I docenti che si recano al Sindacato per fare controllare la determina purtroppo sono pochissimi: si fidano dell’Amministrazione, pensano che non possa sbagliare.
Io negli ultimi anni ho avuto il caso nel 2019 di una docente di scuola superiore la cui determina era sbagliata in quanto pur avendo la docente già i 18 anni e 8 e mesi al 31.12.1995, era indicato 15 anni e 8 mesi sia al 31.12.92 sia al 31.12.1995; la pagina 4 era completamente sballata riportava il servizio al 31.12.1995(15 anni e 8 mesi) anzichè al 31.12.2011(34 anni e 8 mesi) e di conseguenza la pensione netta in tasca era di circa 100 euro nette in meno al mese. Ho avuto anche il caso nel 2017 di un docente di scuola media che essendo in part-time l’inps aveva calcolato la retribuzione pensionabile alla cessazione come se fosse in part-time(circa 300 euro nette in meno di pensione al mese)e non per intero. I casi sono stati corretti con una nuova determina dall’INPS di Forlì e dall’INPS d Ravenna dopo apposita segnalazione dell’USP e/o ricorso del Patronato. Si trattava evidentemente di errori dovuto all’operatore INPS o alle direttive del funzionario dell’INPS di Ravenna.

SULL’ARGOMENTO MICHELE NAPOLI HA FATTO UN ARTICOLO DAL TITOLO: ” NESSUN RISPETTO PER IL PENSIONATO(CLICCA QUI). Si precisa che nel momento in cui l’ha fatto veniva ancora mandato all’interessato e all’INPS il prospetto delle retribuzioni che ora non viene più mandato in quanto l’INPS procede per cassa.

Michele Napoli ha anche pubblicato nel 2013 le due tipologie di determina pagina 4 o 6 QUADRO II TRATTAMENTO PROVVISORIO DIRETTO: una calcolo retributivo fino al 31.12.1995(clicca qui) e l’altra calcolo retributivo fino al 31.12.2011(clicca qui) per una comprensione nella lettura delle stesse.
Naturalmente oggi i prospetti sono lievemente differenti.