Nel decreto sanità n. 154 del 7.10.88 pubblicato sulla G.U.235 di pari data spuntano a sorpresa accelerazioni ai tagli alle scuole(accorpamento degli istituti con meno di 500 alunni) :entro il 30 novembre con diffida per le amministrazioni inadempienti In un anno potrebbero sparirne 4mila. A rischio quelli di isole e paesi montani.
Si riporta l'art. 3 di detto decreto che integra l'art. 64 del DL BRUNETTA:
Art. 3.
Definizione dei piani di dimensionamento delle istituzioni
scolastiche rientranti nelle competenze delle regioni e degli enti locali
1. All'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni,
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, dopo il comma 6 e' inserito il seguente:
«6-bis. I piani di ridimensionamento delle istituzioni scolastiche,
rientranti nelle competenze delle regioni e degli enti locali, devono
essere in ogni caso ultimati in tempo utile per assicurare il
conseguimento degli obiettivi di razionalizzazione della rete
scolastica previsti dal presente comma, gia' a decorrere dall'anno
scolastico 2009/2010 e comunque non oltre il 30 novembre di ogni
anno. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, con la procedura di
cui all'articolo 8, comma 1, della legge 5 giugno 2003, n. 131, su
proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con
il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca,
sentito il Ministro per i rapporti con le regioni, diffida le regioni
e gli enti locali inadempienti ad adottare, entro quindici giorni,
tutti gli atti amministrativi, organizzativi e gestionali idonei a
garantire il conseguimento degli obiettivi di ridimensionamento della
rete scolastica. Ove le regioni e gli enti locali competenti non
adempiano alla predetta diffida, il Consiglio dei Ministri, su
proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con
il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca,
sentito il Ministro per i rapporti con le regioni, nomina un
commissario ad acta. Gli eventuali oneri derivanti da tale nomina
sono a carico delle regioni e degli enti locali.».